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I principi filosofici e le pratiche spirituali descritte negli "yoga sutra" erano conosciuti almeno tremila anni prima che Patanjali li trascrivesse, duemila anni fa. Un praticante dello yoga dovrebbe sapere che lo scopo finale della pratica è di trascendere gli stati di coscienza ordinari, e i valori superficiali ad essi associati. I pensieri e gli sforzi di chi aspira ad essere autorealizzato devono essere razionali e intenzionali. La pratica, adattata al proprio temperamento psicologico, alla capacità di imparare e di applicare ciò che si impara, rende il corpo, la mente, e la consapevolezza ricettivi alle realizzazioni trascendentali.